Risorse naturali, culturali e ambientali

L’area interna “Basso Sangro-Trigno” presenta diverse risorse legate al patrimonio culturale, naturalistico e turistico del territorio.

Roccaspinalveti

In particolare, si tratta di insediamenti ereditati dal passato. L’area nell’antichità, infatti, era occupata solamente da alcune popolazioni sabelliche (sannite), quali quella dei Frentani, dei Carrecini, dei Marrucini, dei Peligni, dei Pentri e dei Sanniti.

L'area archeologica di Juvanum

L’area archeologica di Juvanum

A questi popoli si riferiscono le principali aree archeologiche che insistono sul territorio; Juvanum, Trebula e la vicina Cluviae, nel territorio dei Carrecini e l’area dei Templi Italici di Schiavi d’Abruzzo nel territorio dei Sanniti.

Il sito di Trebula, a Quadri

Il sito di Trebula, a Quadri

Un vasto sistema di centri fortificati, arroccati e muniti di mura contraddistingue gli insediamenti italico-sabellici delle aree appenniniche e, tra questi, assume un ruolo di centralità la cinta megalitica di Monte Pallano, che domina e controlla ad un tempo la media valle del Sangro.

L'area del Sangro

Ben osservabile nel territorio, a livello insediativo, è il fenomeno dell’”incastellamento”, che portò alla progressiva formazione di abitati fortificati d’altura.

CELENZA SUL TRIGNO

Negli secoli più vicini il territorio si caratterizza per fenomeni sociali e politici molto importanti; sul finire dell’ottocento e con l’avvento dell’Unità d’Italia, per esempio, si afferma il “brigantaggio” (soprattutto nella parte orientale della Maiella). Durante il secondo conflitto mondiale, nell’autunno del 1943, i fiumi Aventino, Sangro e Trigno furono teatro di guerra di proporzioni devastanti nel quale si contrapposero truppe alleate ai tedeschi in ritirata verso nord.

Gamberale

Proprio in questi territori prese corpo la tristemente famosa “Linea Gustav” che attraversava longitudinalmente l’Italia, i cui punti fermi avanzati erano costituiti dai fiumi Sangro, Aventino, Volturno e Garigliano (nel Lazio meridionale). In questo contesto si inserì l’azione della Banda partigiana Patrioti della Maiella costituita a Casoli. La Brigata Maiella, come alla fine venne chiamata, fu sciolta il 15 luglio 1945.

Le mete culturali

Gli attrattori culturali locali, dunque, sono rappresentati soprattutto dai castelli (Colledimezzo, Montazzoli, Palena), borghi antichi e tipici (il borgo di gesso), edifici religiosi (Carunchio, Fraine, Palena), musei (Castiglione M.M., Palena, Taranta Peligna, Villa Santa Maria) organizzati per essere visitati e capaci di generare flussi turistici.

Borgo di Gesso

Elementi di grande valore culturale ed architettonico si riscontrano non soltanto nei Comuni dell’area interna Basso Sangro-Trigno, ma anche nei Comuni “Corona”, cioè in quelli a confine dell’area.

CASTELLO DI ROCCASCALEGNA

Il Castello di Roccascalegna

Tra questi, di particolare pregio, il Castello di Roccascalegna, quello di Casoli e il Monastero di San Martino in Valle di Fara San Martino.

MONASTERO SAN MARTINO IN VALLE - FARA SAN MARTINO 2

Il Monastero di San Martino in Valle a Fara San Martino

Il patrimonio archeologico è riconducibile, secondo uno modello consolidato, a quattro grosse categorie: abitati, necropoli, manufatti isolati, ritrovamenti isolati.

I principali resti sono: Juvanum a Montenerodomo, Templi Italici a Schiavi d’Abruzzo, Trebula a Quadri e Torre della Fara a Celenza sul Trigno.

CELENZA SUL TRIGNO

Le mete ambientali

Il territorio è ricco di aree di pregio ambientale, codificate da normative comunitarie, nazionali e regionali e collegate fra loro, da un punto di vista paesaggistico, dai fiumi Aventino, Sangro, Sinello e Trigno e dalle fasce di vegetazione fluviale che costeggiano i corsi d’acqua.

Parte del territorio è interessato dal Parco Nazionale della Majella.

Le Cascate del Verde

Le Cascate del Verde

La valorizzazione di questa fascia di territorio assume, ovviamente, grande rilevanza economica e sociale. Son presenti inoltre: 2 riserve naturali regionali (Cascate del Rio Verde e Abetina di Rosello); siti natura 2000 (SIC); zone di protezione speciale (ZPS).

Sul territorio è presente il Lago di Bomba, bacino artificiale creato per la produzione di energia.

Uno scorcio del lago di Bomba

Altre aree ad alta valenza naturalistica sono: le Grotte del Cavallone e l’Oasi del Camoscio nel Parco Nazionale della Maiella e le “Acque vive” lungo il fiume Aventino.

Le Grotte del Cavallone

Le Grotte del Cavallone

Di particolare valore ambientale risultano, infine, le Gole di Fara San Martino, uno dei Comuni di cornice all’area interna Basso Sangro-Trigno.

GOLE FARA SAN MARTINO

La rete dei tratturi

Un ruolo significativo nell’ambito della distribuzione degli insediamenti antichi ha la fitta rete tratturale che attraversa trasversalmente l’intera area. L’Appennino centro-meridionale, in passato, era caratterizzato da una fitta rete di tratturi di proprietà demaniale, oggi solo in parte percorribili e riconoscibili, in quanto il cambio di attività legate al sistema economico, le usurpazioni o vendite ne hanno ridotto l’estensione, interrompendoli in alcuni casi od assottigliandoli in altri.

La Majella

Diffusi e numerosi i ricoveri in pietra a secco, come le capanne a Tholos, con accanto i recinti di raccolta degli animali realizzati con reti, pali e pietre.

 

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