Falesia

PENNADOMO

Il paese di Pennadomo, a 430 metri sul livello del mare, sorge a ridosso di una rupe di colore rossastro ed è lambito dal torrente San Leo, che prima di affluire nel Lago di Bomba forma una suggestiva cascata, detta della Gran Giara.

Quasi a far da guardia al centro abitato si innalzano alte guglie rocciose, che in tempi remoti offrivano un sicuro rifugio alle bande dei briganti. Sono appunto questi veri e propri giganti di pietra a caratterizzare il pittoresco paesaggio di Pennadomo: essi formano quella che viene chiamata la “falesia”, un punto di straordinaria attrazione per gli sportivi amanti dell’arrampicata su roccia, ma pure di rara bellezza paesaggistica per i turisti in genere.

Questi affioramenti rocciosi che emergono da strati di argilla, disposti in verticale, sono il risultato di sedimentazioni preistoriche nel fondo di mari ora scomparsi e di successive trasformazioni geologiche.

Uno dei protagonisti dell’arrampicata, Giorgio Ferretti, fu il primo a scoprire la potenzialità sportiva della falesia di Pennadomo; scalando queste pareti lisce e verticali, prive di vegetazione, Ferretti le conquistò ad una ad una e le dotò dei nomi con cui oggi sono ben conosciute dagli sportivi: Paretone, Resegone, Cima fumosa,Placche dell’ Oasi sono pareti che presentano difficoltà di medio o alto livello.

La soddisfazione di vincere, con la tensione dei propri muscoli e l’abilità degli appoggi, l’ardua scalata si accompagna alla soddisfazione di ammirare dall’alto l’ampio panorama che il territorio di Pennadomo può offrire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *