Templi Italici

SCHIAVI D’ABRUZZO

L’area archeologica di Schiavi di Abruzzo, conosciuta come Area Sacra dei Templi Italici, si compone di due edifici. Del tempio cosiddetto “maggiore”, dell’inizio del II sec. a.C., è visibile la grande scalinata che conduce al pronao, l’atrio d’ingresso del tempio, dalla cella quasi quadrata. Un secondo edificio di culto, di dimensioni minori, gli fu affiancato agli inizi del I secolo a.C., nell’ambito di lavori di ampliamento del complesso sacro, che comportarono anche la costruzione di un altare nella zona antistante il tempio minore. Questo edificio è privo del podio, ma presenta il pronao e la cella, quasi quadrata, con pavimento in pasta rossa di calce e argilla e decorazioni geometriche.

Risale al 1971 il reperimento di una stipe votiva (fossa scavata nel terreno in cui si depositavano offerte alle divinità) dietro la parete posteriore della cella del tempio “minore”, insieme alla quale è stata portata alla luce una quantità pregevole di materiale votivo.

L’area, parzialmente interrata in seguito ad una frana, fu di nuovo occupata tra l’età medievale e il XIV secolo, con l’erezione di una torre medievale, sul muro poligonale, di una chiesa, sul tempio maggiore, e di una necropoli, estesa su gran parte delle rovine antiche.

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